Il mercato dei crediti di carbonio rappresenta una frontiera in rapida evoluzione e di crescente interesse per le aziende di ogni settore, offrendo opportunità uniche per quelle che si impegnano a ridurre il proprio impatto ambientale.
Nel 2023, abbiamo assistito a dinamiche di mercato significative che sottolineano l’importanza e la complessità di questo settore che ha sperimentato una crescita notevole, sebbene non priva di sfide. La domanda di crediti ad alta integrità e qualità è in aumento, con un’attenzione particolare verso soluzioni basate sulla natura e progetti che offrono benefici ambientali e sociali oltre alla semplice compensazione del carbonio.
Nonostante una riduzione del volume complessivo dei crediti scambiati dal picco del 2021, il prezzo medio per credito ha visto un incremento significativo, riflettendo una maggiore valutazione dell’integrità e della qualità dei progetti.
Per le imprese, particolarmente quelle impegnate in una transizione verso la sostenibilità, comprendere le dinamiche del mercato dei crediti di carbonio è fondamentale, come evidenziato dall’esempio di aziende leader che hanno investito in questa iniziativa per compensare le proprie emissioni.
Come funzionano i crediti di carbonio in parole semplici
I crediti di carbonio sono una componente del mercato del carbonio che consente alle aziende, ai governi e agli individui di compensare le proprie emissioni di gas serra acquistando crediti che finanziano progetti di riduzione o rimozione del carbonio.
Questi crediti sono rappresentati e misurati dall’unità di una tonnellata di anidride carbonica (CO2) o un equivalente di gas serra rimosso o la cui immissione in atmosfera è stata evitata, un risultato che viene ottenuto attraverso progetti specifici, come la riforestazione, la conservazione delle foreste, l’energia rinnovabile, le tecnologie che abbattono i consumi energetici e la cattura e lo stoccaggio del carbonio (quest’ultima ancora al centro di dibattito circa l’effettiva sostenibilità ambientale del processo).
Il mercato dei crediti di carbonio può essere diviso in due categorie principali:
- Mercato obbligatorio (o di compliance): riguarda le aziende e le organizzazioni soggette a regolamenti governativi o sistemi di scambio di emissioni (ETS) che richiedono la riduzione delle emissioni di gas serra. In questo contesto, i crediti di carbonio sono utilizzati per soddisfare requisiti legali.
- Mercato volontario: dove entità private o individui acquistano crediti di carbonio su base volontaria per compensare le proprie emissioni di CO2. Questo mercato non è regolato da obblighi legali, ma spesso segue standard e certificazioni per assicurare l’integrità e la trasparenza dei crediti.

Tipologie di Crediti di Carbonio
All’interno di questi mercati, esistono diverse tipologie di progetti che possono generare crediti di carbonio, inclusi ma non limitati a:
- Progetti di riforestazione e afforestazione: dove la piantumazione di alberi assorbe CO2 dall’atmosfera.
- Progetti di conservazione forestale: volti a proteggere le foreste esistenti che altrimenti sarebbero state tagliate o degradate.
- Progetti di energia rinnovabile: come l’eolico, il solare, l’idroelettrico e la biomassa, che sostituiscono le fonti di energia a base di combustibili fossili.
- Progetti di riduzione delle emissioni industriali: attraverso l’innovazione tecnologica o il miglioramento dell’efficienza energetica.
- Progetti di cattura e sequestro del carbonio (CCS): che catturano CO2 direttamente dall’atmosfera o da impianti industriali e la immagazzinano sottoterra.
Standard e Certificazioni dei crediti di carbonio
Per assicurare la credibilità e l’efficacia dei crediti di carbonio, esistono vari standard e certificazioni nel mercato volontario, tra cui:
- Verified Carbon Standard (VCS): uno dei più grandi programmi di certificazione per la verifica e la certificazione dei crediti di carbonio.
- Gold Standard: creato dal WWF e da altre organizzazioni internazionali, si concentra sui progetti che forniscono benefici ambientali e di sviluppo sostenibile.
- Climate, Community & Biodiversity (CCB) Standards: enfatizzano i progetti che supportano simultaneamente la mitigazione del cambiamento climatico, la conservazione della biodiversità e i benefici per le comunità locali.

Tesla VS Chrysler: quando la sostenibilità vale miliardi di dollari
In che modo “essere green” può far incassare 1,79 miliardi di dollari in un solo anno?Semplicemente costruendo automobili che non inquinano.
Nel 2023, Tesla ha stabilito un nuovo record nel mercato dei crediti di carbonio, generando entrate per 1,79 miliardi di dollari dalla vendita di questi crediti, portando i guadagni totali da tale attività a quasi 9 miliardi di dollari dal 2009.
Questo flusso di entrate proviene principalmente dalla vendita di crediti obbligatori ad altri produttori di automobili che non riescono a soddisfare le normative sulle emissioni negli Stati Uniti, in Europa e in Cina.
Queste vendite rappresentano quasi un profitto puro per Tesla, in quanto le operazioni per metterli sul mercato comportano costi aggiuntivi minimi.
Nel terzo trimestre del 2023, Tesla ha riportato vendite record di crediti di carbonio per un valore di 554 milioni di dollari, che hanno contribuito significativamente ai suoi profitti, rappresentando il 29% del suo reddito netto nel trimestre, con un aumento del 94% rispetto all’anno precedente.
Le vendite di crediti di carbonio di Tesla sono state fondamentali per la sua missione di accelerare la transizione verso un’energia più pulita e un trasporto sostenibile. Queste vendite sostengono non solo la produzione e la consegna di più veicoli elettrici ma anche la soluzione di stoccaggio energetico a base di litio di Tesla, un segmento in rapida crescita all’interno dell’azienda.
Inoltre, Tesla ha venduto crediti di carbonio a importanti attori del settore automobilistico, come Chrysler, che ha acquistato crediti per un valore di 2,4 miliardi di dollari, rappresentando la maggior parte delle vendite di crediti di Tesla negli anni passati.
Questo rende lampante quanto cavalcare il mercato ed i trend green sia vantaggioso: se per Tesla i crediti di carbonio sono diventati una significativa voce di fatturato e l’11% del margine annuo lordo, per Chrysler sono invece stati una voce di spesa, un costo a perdere.
Nonostante alcune previsioni iniziali che suggerivano un possibile calo delle entrate da crediti di carbonio man mano che più concorrenti aumentavano la produzione di veicoli elettrici, Tesla ha continuato a superare le aspettative, consolidando il suo ruolo leader nel mercato dei crediti di carbonio e sottolineando l’importanza delle soluzioni di energia pulita e sostenibile nel raggiungimento degli obiettivi di zero emissioni nette.
Prospettive Future
Attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, le imprese non solo dimostrano un impegno concreto nella lotta contro il cambiamento climatico, ma evidenziano anche una responsabilità sociale d’impresa che va oltre il rispetto degli obblighi normativi.
Questo impegno trasparente contribuisce significativamente a costruire un’immagine aziendale positiva, attrarre clienti consapevoli e fedeli, e aprire la strada a nuove opportunità di mercato.
In definitiva, l’investimento in crediti di carbonio volontari si traduce in un vantaggio competitivo che può portare a un tangibile aumento del fatturato, testimoniando come la sostenibilità e la performance economica possano andare di pari passo.
Visionaria Web & Digital, con il suo focus sul Green Marketing, guida le imprese a fare le giuste scelte in questo complesso paesaggio, creando strategie di posizionamento per cavalcare le sfide di un mercato sempre più guidato dalle questioni ambientali.